PRESENTAZIONE DOTT.SSA MARA GOGGI, BIOLOGA NUTRIZIONISTA

Buongiorno Dott.ssa Goggi, siamo contenti ci offra la possibilità di porle alcune domande.

1-Per prima cosa vorremmo chiederle di spiegarci brevemente chi è un nutrizionista.

Devo premettere che il termine “nutrizionista” è un po’ generico. In esso, infatti, si raggruppano figure con competenze e professionalità di vario livello.

Il Biologo nutrizionista, nello specifico, è un professionista laureato che aiuta le persone a raggiungere un’alimentazione equilibrata attraverso un percorso individuale. Insieme si fissa un obbiettivo: c’è chi vuole dimagrire, chi pratica sport, chi ha una patologia e vuole capire qual è l’alimentazione migliore, chi ha iniziato una gravidanza, chi vuole una dieta vegetariana e chi vuole solo essere certo di mangiare in modo corretto. Il nutrizionista, dopo un’analisi delle abitudini alimentari, dello stile di vita e dei gusti personali, propone quello che potrebbe essere un piano alimentare adatto.

 

2-Quali ritiene siano i maggiori ostacoli, le cattive abitudini, che la vita di oggi pone davanti per avere una corretta alimentazione?

La vita di oggi è molto frenetica. Abbiamo sempre i minuti contati e il tempo da dedicare alla preparazione dei nostri pasti è sempre meno. Per questo finiamo con acquistare cibi già cotti e pronti all’uso, che basta riscaldare, magari in microonde. Oppure sostituiamo gli spuntini di frutta fresca con merende più “comode”, tipo crackers, merendine o barrette energetiche. Infine ci capita di saltare i pasti, soprattutto colazione o pranzo, arrivando alla sera affamati. Dobbiamo cambiare la nostra organizzazione. Ad esempio trovare un momento della giornata o un giorno della settimana in cui cucinare e preparare i pasti da conservare in frigo o in congelatore (i cereali in chicco si prestano bene a questo scopo!).  Come spuntino si possono scegliere frutti, come la mela, che si conservano meglio oppure utilizzare la frutta secca (mandorle, nocciole, noci…). In quest’ultimo caso è importante non esagerare: la porzione è di 30g.

 

3-Nei nostri colloqui lei ha posto in risalto la componente psicologica che lega la persona al cibo, che cosa intende?

Tutti abbiamo dei cibi che mangiamo non per nutrirci ma per gratificazione, perché ci fanno stare bene. C’è chi adora i dolci, chi la cioccolata, chi preferisce le patatine, chi non sa rinunciare al cappuccino a metà pomeriggio… Sono solo alcuni esempi di cibi che cerchiamo nei momenti in cui siamo sotto stress, i cosiddetti cibi coccola. Sono alimenti, come il cioccolato, che mediano il rilascio di endorfine. Oppure possono essere legati a ricordi felici di esperienze vissute da bambino: c’è chi ricorda il profumo e il sapore del dolce della nonna, chi la pizza dei giorni di festa… Per questo, se si premiano i bambini con il cibo, si pongono le basi per questo meccanismo di ricerca e compensazione da adulto!!

 

4-La nostra Clinica si occupa della salute del cavo orale e l’alimentazione è uno dei fattori in causa. Inoltre la bocca è il primo passaggio della digestione. Riteniamo che le nostre professioni siano complementari per il benessere e la salute della persona. Qual è il suo parere?

Condivido pienamente queste osservazioni. Innanzitutto la corretta masticazione è il punto di partenza per una buona digestione, soprattutto dei carboidrati. A volte non si mastica abbastanza perché si mangia in fretta, altre volte può essere per problemi dentali non curati.

Esistono poi alimenti che favoriscono la carie. In primis lo zucchero, di cui i batteri vanno ghiotti. Purtroppo a volte lo ingeriamo senza saperlo, sotto diciture come saccarosio e sciroppo di glucosio. Può essere aggiunto a succhi, marmellate e yogurt, ma anche a prodotti da forno come le fette biscottate, legumi in scatola, sughi di pomodoro, cornflakes e cereali per la colazione, frutta essiccata (tipo uvetta e mirtilli) e cibi pronti da scaldare. Allo zucchero si aggiungono poi quegli alimenti che acidificano il cavo orale, come snack dolci e salati, bibite gassate, alcolici…

Questi sono solo alcuni degli esempi di come l’alimentazione può influire sulla salute dei denti.

Ribadisco quindi, per concludere, che un continuo e costruttivo dialogo tra le nostre professioni non sia solo auspicabile ma anche propedeutico ad un miglioramento del servizio offerto alle persone che si rivolgono a noi.

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